mercoledì 11 marzo 2009

Punto preso per i capelli dal carapelle. Il Monteleone acciuffato a 9 minuti dalla fine



CARAPELLE: Termina 1 – 1 il match clou della 22a giornata del campionato regionale di seconda categoria del girone “A”. Nell’arena del “Digioio” di Carapelle finisce 1 - 1 con le reti al 9’ di Michele Netti, che porta in vantaggio i rosso neri sub appenninici, e di Fragrasso, che agguanta il pari al 81’ del secondo tempo.
MONTELEONE SUBITO IN VANTAGGIO. POI SOFFERENZA E RIMPIANTI - Ha iniziato bene il Monteleone subito pericoloso con Antonio Di Savino e poi in gol con Michele Netti al 9’ di giuco, lesto a dribblare in slalom in un fazzoletto di campo ben 5 avversari e a battere con un formidabile fendente di sinistro il portiere di casa. Dopo il vantaggio, tuttavia, qualcosa si è rotto nel dispositivo di gioco rosso nero e ed il Carapelle ha iniziato a farsi sotto. C’è voluto un super Postiglione (in almeno 4 occasioni) per sventare le prime minacce dell’undici locale. Nella ripresa il Monteleone è ritornato in campo con qualche timore di troppo, complici le defezioni fisiche di Michele Netti e Scarano, e, dalle pressioni che inevitabilmente salgono in una fase decisiva del campionato come quella nella quale il torneo ormai è entrato definitivamente nel vivo. Con il passare dei minuti il Carapelle ha preso in mano il pallino del gioco, ha sfiorato il pareggio in almeno tre occasioni ma anche rischiato il tracollo sulle ripartente veloci del Monteleone con Antonio Di Savino in almeno due occasioni. Al 79’ Postiglione, fino a quel momento il migliore in campo, ingannato dal sole e dalla traettoria arcuata del pallone, nulla ha potuto sulla conclusione di Fragrasso da 30 metri che è valsa il pari.


LA SCHIETTEZZA DI CIOTTA - “Abbiamo avuto la possibilità di chiudere la partita nel secondo tempo – spiega mister Ciotta, non abbiamo sfruttato due - tre buone occasioni. Nella seconda parte del primo tempo abbiamo iniziato ad allungarci a causa della reazione veemente del Carapelle e delle condizioni fisiche precarie di alcuni nostri giocatori. Nella secondo abbiamo disputato una buona gara nonostante l’uscita dal campo di Michele Netti, fin a quel momento una spina nel fianco della difesa carapellese. Se il Carapelle avesse vinto non avrebbe rubato nulla. Per questo, tutto sommato, si tratta di un punto d’oro. Ma sul piano del gioco le notizie sono tutt’altro che buone visto la caratura tecnica tattica del Carapelle. Dobbiamo eliminare alcuni vecchi difetti. Dobbiamo ritornare a lavorare con intensità e profitto negli allenamenti. Per fortuna l’inverno è quasi alle spalle. In alcuni frangenti della gara ci è mancato il giusto temperamento e la giusta intensità. Domenica contro il Matinum bisogna ritrovare la giusta determinazione, bisogna tornare subito alla vittoria. Per riprendere a marciare con passo spedito verso le prime posizioni (zona play off) serve che tutte le componenti che gravitano intorno al Monteleone calcio ritrovino la giusta dose di concentrazione, abnegazione e di umiltà. Bisogna dimostrare di crederci ed essere determinati ognuno nel suo ruolo”.


ZONA PLAY OFF APERTISSIMA - Al di là degli aspetti che riguardano in maniera specifica il pianeta Monteleone, il torneo è entrato in una fase dove soprattutto le squadre in lotta per i play off sanno di dover fare i conti con forti pressioni e condizionamenti psicologici. Si può leggere in tal senso l’avvicendamento continuo sin dalle prime giornate del torneo al 3°, 4°, 5°, 6°, 7° e 8° posto e la classifica corta. I risultati confermano come da qui in avanti i valori sono più livellati e gli scontri diventano più incerti essendo sempre più relativa la consistenza dell’avversario sulla carta. Adesso contano maggiormente i nervi e la capacità di reggere psicologicamente la pressione. Tutta questa situazione non fa che rendere più avvincente ed incerto un campionato che è sempre stato e rimane incerto. La differenza, alla fine, la faranno la capacità di tenuta mentale e fisica degli organici nonché gli infortuni e le squalifiche.


IL MOMENTO DELLA VERITA' - Sotto quest’aspetto, nella fase attuale, il Monteleone paga sicuramente dazio. Giuliano ha finito anzitempo la sua stagione. Piscopo, D’Amore, Celeste e Rocco Morra non ci sono più. Sforza è reduce da un intervento chirurgico. Il Monteleone, insomma, inteso nel suo complesso, ovvero come somma dei tre fattori chiave quali squadra, società e sostenitori, è chiamato alla prova della verità nel momento più complicato di una stagione che finora ha avuto parecchi intoppi, ma che rischia adesso di finire nella zona centrale della classifica. Ma se i duri iniziano a giocare quando il gioco si fa duro, allora è questa l’occasione migliore per vedere di che pasta è fatto veramente questo Monteleone.

MICHELE MORRA

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