
MOLFETTA: Ci credeva il Bari Sport. Ci credeva e ha avuto ragione. Dopo la sconfitta per 3-1 arrivata a Conversano nel match d’andata delle semifinali playoff di seconda categoria, la gara di ritorno è quella dei sogni. Finisce 2-0 per i molfettesi, a cui bastava rimontare le due reti di svantaggio per qualificarsi, in virtù del miglior piazzamento nella stagione regolare. L’eroe di giornata è Giuseppe Murolo. È lui l’autore della rete della qualificazione, è lui a calciare, nelle fasi finali del match, lo splendido calcio di punizione che fa impazzire i molfettesi. Prima di Murolo, era stato Porcelli nel primo tempo a portare in vantaggio il Bari Sport. Una rete che sembrava potesse spianare la strada agli uomini di Germinario. Prima che Teatino pensasse alla necessità di qualche ulteriore difficoltà per rendere epico l’incontro. E siccome eroismo fa rima con autolesionismo, il centrocampista dall’andatura dinoccolata si faceva espellere per doppia ammonizione, guadagnandosi gli strali, reali e ideali, di compagni e pubblico. Niente paura, però. Alla fine (lezione omerica) ne guadagna l’epos. Il fato farà pure le bizze, salvo risollevare le sorti del Bari Sport grazie, appunto, al cavallo di Troia che domenica rispondeva al nome di Giuseppe Murolo. A dirla tutta c’è poco di fato nella stagione del Bari Sport, che non raggiunge questo risultato per caso. È stato in testa per larghissima parte della stagione, prima di cedere in un complicato sprint finale. La caduta dell’ultimo chilometro, insomma, che, lungi dal creare danni, ha solo aggiunto un po’ di pepe a una storia a lieto fine. Non a caso nella giornata di Denis Menchov, l’uomo in rosa che ha vinto il Giro d’Italia nonostante un rovinoso scivolone. L’uomo con il nome di una chewing gum da masticare (Crosetti docet). Quelle chewing gum che il Bari Sport ha appiccicato sotto le scarpe di tanti suoi avversari. Bloccandoli nella ragnatela di passaggi e verticalizzazioni, cambi di gioco e sovrapposizioni. Tutto made in Germinario. Che il Bari Sport abbia vinto la sua corsa rosa lo dice convinta la società. Grazie al raggiungimento della finale, i dirigenti si dicono certi dell’aritmetico ripescaggio in prima categoria. Sarebbe il coronamento di una stagione che, prima di una bella squadra, ha creato un gruppo di simpatici mattacchioni. Simpatici e uniti. E si sa quanto l’unità e la compattezza aiutino a vincere i campionati. Sono talmente uniti e compatti, quelli del Bari Sport, da festeggiare ogni volta una cosa diversa. Pur di festeggiare. Ieri sera era la volta dei cavatelli ai frutti di mare a casa del buon Sabino de Candia. Giusto così. Senza mettere in ombra l’obiettivo di domenica. Sarà pure aritmetica questa promozione, ma sarebbe bello entrare in prima categoria dalla porta principale. Domenica l’obiettivo è battere il Calcio Palo nella gara d’andata della finale. Senza Teatino, squalificato. Dovrà pagare dazio l’omerico Teatino, soprattutto se va bene. Se poi va male (ma il Bari Sport è certo di aver già ottenuto la sua promozione), pagherà dazio lo stesso. L’acqua già bolle in pentola. La squadra ha ancora voglia di cavatelli.
DALLA REDAZIONE DI PUGLIA CALCIO: Non è vero ciò che i dirigenti dicono riguardo la promozione già raggiunta dal BARI SPORT MOLFETTA. Infatti non hanno fatto caso al GIRONE B di 1ma CATEGORIA che è composto da ben 17 squadre e che il prossimo anno dovrà necessariamente tornare a 16. La promozione del BARI SPORT è legata anch'essa all' OSTUNI.
Nessun commento:
Posta un commento