sabato 28 febbraio 2009

I torti arbitrali subiti dal Monteleone


Torti arbitrali al Monteleone, duro sfogo di Mister Ciotta: "Non siamo il capro espiatorio dei mali del calcio, basta torti arbitrali costanti e continuativi”

Monteleone di Puglia - Un’altra sconfitta che lascia l’amaro in bocca dopo quella interna contro la Raffaele Castriotta. Un’altra sconfitta che fa arrabbiare, e non poco, Salvatore Ciotta. La rabbia del tecnico rosso nero è rivolta soprattutto nei confronti dell’arbitro Nardacchione della sezione di Foggia. "La partita di domenica scorso con la Viestese è stata decisa unicamente dall'arbitro e non da fatti sportivi. Sembra che la squadra sub appenninica sia il capro espiatorio dei mali del calcio pugliese. Un arbitraggio al limite del protagonismo, fuori da ogni logica, condizionata pesantemente dalla scarsa tenuta atletica del direttore di gioco, sempre lontano dalle azioni di gioco". Una situazione definita dal tecnico del Monteleone Ciotta “intollerabile", che avrebbe stravolto completamente l’esito della gara. Obiettivo principale del tecnico l’arbitro, reo di aver condizionato la partita con decisioni quantomeno discutibili. “… pur senza polemizzare mi farebbe piacere che Nardacchione si riguardasse mentalmente la partita e ci dicesse come ha arbitrato…” Queste le parole di mister Ciotta, scocciato, amareggiato e deluso. Si dichiara indignato, disgustato, invoca rispetto e aggiunge: “Dopo il gol regolarissimo annullato a Di Savino, abbiamo subito il gol di Palumbo dopo che la palla era abbondantemente terminata fuori dal terreno di gioco. Per i più distratti ricordiamo che eravamo ancora sul punteggio di 1- 0 per la Viestese, quando i soprusi macroscopici e in buona fede del direttore di gara hanno pesantemente per la seconda volta condizionato l’andamento del match con l’annullamento di altre due gol regolarissimi … Pensate voi che poteva essere determinante per il risultato finale della partita la concessione delle due reti peraltro regolarissime? Noi crediamo di si. E’ stato un film già visto, lo stesso copione da una decina di domeniche a questa parte. Ancora una volta errori arbitrali determinanti (rigori negati, gol validi non vi­sti, espulsioni e ammonizioni mirate e affrettate ovvero al primo contatto). Non è mia intenzione e mio costume piagnucolare (come dimostra la mia carriera), la mia è una protesta di civiltà nei confronti di quanti tra indifferenza e sonnolenza vanificano il lavoro settimanale degli atleti e gli sforzi, l’energia, il tempo e l’entusiasmo della dirigenza rosso nera ovvero gli sforzi di una piccola realtà. Mi auguro che gli errori di domenica dell’arbitro siano figli della fallibilità umana e non del malanimo. Quando subisci dei torti è normale dolersene. Comprensibile e anche giusto, direi. Non è normale che una squadra subisca dei torti quasi tutte le domeniche. Non è normale che ai nostri attaccanti non venga mai concesso un rigore a favore o convalidata una rete, nonostante il Monteleone è una squadra tecnica. I nostri attaccanti ogni domenica vengano malmenati, escono fuori dal campo sempre pieni di lividi. Per vedersi fischiato un rigore forse si devono far sparare… Forse il Monteleone in seconda categoria da fastidio a qualcuno?”. Gli episodi arbitrali che hanno inciso sui risultati negli ultimi quattro mesi del Monteleone cominciano, a questo punto, a essere tanti: “È vero – ha commentato Ciotta - Sapete come la penso al riguardo: quando la mia squadra gioca male non mi piace parlare dell’operato del direttore di gara, indipendentemente dal fatto che abbia inciso o meno sul risultato. Ma negli ultimi tempi il Monteleone è stato davvero penalizzato da alcune decisioni, che alla fine hanno vanificato, dal punto di vista del punteggio, le buone prestazioni offerte sul campo. Solo per restare agli ultimi tempi, ho visto episodi poco chiari nelle partite interne contro Carapelle, Poggio Imperiale e la Raffaele Castriotta e quelle esterne contro la Raffaele Castriotta, la Stella Azzurra, l’Elce, per arrivare poi a oggi. La mia non è una polemica sterile ma una attenta valutazione di quanto è accaduto nel rettangolo di gioco di costanti episodi che hanno penalizzato la nostra squadra. Comprendo che fare l’arbitro è cosa assai difficile ma, nessuno me ne voglia è ancora più difficile militare in un campionato di seconda categoria con una squadra come il Monteleone, una piccola realtà che ha combattuto, combatte e combatterà contro tutti i nostri avversari vendendo cara la pelle, onorando la maglia, lavorando sodo, perché a nessuna squadra sarà concesso di pensare che il Monteleone sia rassegnato a non difendere il sogno play off. Perché alla fine quei 7 – 8 - 9 – 10 punti che ci mancheranno in classifica, saranno determinanti per la classifica finale. Concludo nel dirvi a voi classe arbitrale… per noi è già difficile così, cercate, se potete, di essere semplicemente più attenti … ??? Quasi tutti gli arbitri dicono che la sudditanza psicologica non esiste, salvo poi notare che il potente viene guardato in altra maniera e che a farne le spese sono sempre le piccole. Basta con la sudditanza psicologica”.
(l’articolo è stato realizzato dopo con un colloquio con Salvatore Ciotta, riflettono il pensiero e lo stato d’animo di un uomo amante del calcio, allenatore navigato esperto)

di MICHELE MORRA

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